TFR a rate: quando.
In caso di ritardo nell’erogazione della liquidazione, oltre i cosiddetti “tempi tecnici di elaborazione”, dovuto a cause non imputabili al lavoratore, il contratto collettivo commercio prevede la corresponsione, a partire dai 45 giorni dal termine del rapporto, di un interesse del 2% superiore al tasso ufficiale di sconto.
L’importo così determinato si intende comprensivo della rivalutazione monetaria per crediti di lavoro, relativa al trattamento di fine rapporto.
Tfr a rate, a quanto ammontano gli interessi?
Per quanto riguarda la possibilità di corrispondere il Tfr a rate, il contratto collettivo commercio (così come il contratto studi professionali) non specifica nulla riguardo alla modalità di pagamento degli interessi. La soluzione più corretta risulta, a parere degli esperti, il calcolo degli interessi a scalare, cioè la quantificazione degli interessi sul debito residuo dopo aver corrisposto la rata scaduta.
Questo metodo tiene conto, dunque, del credito residuo in capo al lavoratore maturato di volta in volta; si tratta peraltro del metodo tipicamente applicato ai prestiti pluriennali a rate costanti, che in questo modo prevedono l’ammortamento degli interessi con una quota decrescente, mentre cresce progressivamente la quota capitale.
Chiaramente il calcolo dovrà avvenire secondo la periodicità delle rate, quindi mensilmente, se le rate sono
mensili.
Avvocato Cinzia Novelli
Fonte: https://www.miowelfare.it/news/tfr-rate-quando
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